lunedì 18 giugno 2012

sono fidanzata (era ora) ma...

....C'è sempre un “ma”. Non so da quale parte cominciare.Allora comincio con la telecronaca.Ieri sera ci salutiamo.No, niente bacio:solo un casto bacetto sulla guancia.Non è che se uno ti si dichiara allora tu automaticamente devi baciarlo.Anche se lui ti piace.Soprattutto se lui ti piace:altrimenti penserà che ti ha “conquistata”,cioè penserà che è tutto merito suo,cioè penserà che tu starai al suo gioco,qualunque sia il suo gioco.

Punto primo:se un uomo ama una donna è disposto a sacrificarsi per lei.Se ama molto la sua donna,allora è dispostissimo a sacrificarsi per lei.Se la ama da impazzire,allora sarà capace di sacrificarsi perfino sul sesso e senza protestare, senza conservare strani pensieri,senza conservare finte accondiscendenze,senza escogitare furberie.

Gli ho detto questo e gli deve aver fatto male,molto male.Stava per sbraitare ma si è contenuto.Probabile che se lo aspettava ma ha pensato che una parola fuori posto avrebbe rovinato tutto.Così ha mandato giù il rospo,dicendo però,con una faccia rassegnata,che se io scelgo così allora per lui va bene.Però la faccia era rassegnata e quindi significava che lui quel sacrificio non lo vuole fare.Cioè significa che non è innamorato come giurava di essere.Comunque,vedremo quanto dura.Può anche darsi che lui nel frattempo cresca e diventi uomo(l'uomo vero sa sacrificarsi anche a costo di rinunciare al sesso e non ci troverebbe niente di strano......se amasse veramente la sua donna).A parole sono tutti grandoni,a parole sono tutti pronti a tutto,anche a spararsi,pronti a tutto tranne all'unica cosa a cui non rinuncerebbero assolutamente mai:l'idea (l'idea) di poter fare sesso (poter fare: anche se fosse solo la possibilità di sognarlo). Cmq.

Torno indietro di qualche minuto.Cena deliziosa,discorsi impegnativi ma non troppo,non ha esagerato nell'ordinare e non si è sentito male nel pagare il conto(lo aveva detto dall'inizio che pagava lui)e nemmeno ha dovuto fingere che andava tutto bene.Indietro veloce di venti minuti.Siamo al dolce e lui apre il fatidico discorso che già sapevamo entrambi che avrebbe fatto.Avanti veloce di diciotto minuti.Silenzio.Guardo i piatti.Faccio silenzio apposta.Lui non sa che dire.Fa per aprir bocca e dire qualcosa ma si ritrae,ha capito che il sì o il no dipende solo da me.Ha capito che se dice qualcosa che anche lontanamente suona come una pretesa,perde tutto.Aspetta il risultato,come se fosse l'unico esame della sua vita,oq ualcosa del genere.

Allora non dico “sì” ma dico “va bene”. Ho evitato di dire “sì” perchè è troppo impegnativo.Ho detto “va bene”,come una mamma che dà l'ok al bambino,volevo aggiungere qualcosa ma finalmente si è rilassato,finalmente gli è scomparso quello strano timore chea veva dipinto in volto,e fa per prendermi le mani.Istintivamente ne ritraggo una,ma lascio che mi accarezzi la sinistra.Ritrarne una è stato istintivo ma è stato giusto:non sono le tue parole a convincermi,e nemmeno il fatto che tutto sommato mi piaci,e neppure il fatto che tutto sommato penso che ci starei bene insieme a te,no.È che questa cosa è come un periodo di test,una prova,qualcosa che non hai deciso tu,qualcosa che non puoi e non devi misurare,non devi prevedere,non devi partire dall'idea che “ci sta” oppure “ci deve stare”... No,è qualcosa che ti sei ritrovato.Se è amore anzichè una pretesa,allora nulla dev'essere scontato:non lo è per me,non deve esserlo per te.

Indietro veloce,abbiamo appena ordinato.Il cameriere si allontana e lui tenta di guardarmi negli occhi,come per estrarre la risposta al discorsetto che si è preparato per farmi.Fuggo quello sguardo:agli esami non è lecito lasciarlo barare.Lo so già che quasi certamente ti dirò di sì,ma non voglio che tu trovi un alibi per cancellare quel “quasi”.Ne ho piene le tasche di maschietti con i loro trucchetti furbetti:visto che un pò mi interessi,non posso permetterti di diventare subito uno di loro.Tanto più che devo verificare se quel rospo che ti ho fatto mandar giù riemergerà oppure verrà digerito.

Avanti veloce.Mi accompagna fino a casa(abbiamo chiacchierato a lungo, tornando,ma ne parlerò un'altra volta),mi accompagna cioè fino al viale,non fino a casa.Gliel'ho detto io che ci saremmo salutati lì,sul viale,e basta.Sono le 23:30.Odio le smancerie.Fino al viale va bene,il resto devi guadagnartelo con la serietà e col tempo.Non devi sapere dove abito,non devi vedermi al portone.Qui va bene.Devo essere io a vederti allontanare.Si allontana,lo capisco che è ancora emozionato e fuori giri.Imbocco il vicoletto e poi l'altro,e faccio quasi duecento metri,controllando che nessuno mi seguacon lo sguardo(tanto meno lui),mi sento una specie di agente segreto.Chiudo il portone e la frescura dell'androne,graditissima,mi riporta alla realtà:sono fidanzata.Prendo istintivamente il telefonino,quasi vorrei telefonargli.No. Lo spengo.L'infatuazione è roba da adolescenti.La realtà non è fatta di messaggini o di squillini o di telefonatine tiamo-tiamo-tiamo.La realtà è che quando vuoi veramente bene a una persona,non provi questi morsi di solitudine che ti inducono a telefonare ogni 3 minuti.L'amore non è infatuazione.Spero che valga anche per lui.

Avanti veloce. Mi ha scritto un messaggino a mezzanotte e un quarto,solo per dire “buonanotte tesoro”.Già mi chiama tesoro,pazienza.Lo ricevo stamattina alle 7:30,quando riaccendo.Poco prima delle 8 mi chiama per dirmi che non vedeva l'ora di risentirmi.Rido,perchè me l'aspettavo.

Indietro veloce,ieri alle 19:50.Sono puntuale,addirittura in anticipo.Sono già stata fidanzata,so cosa significa quando batte il cuore,ma ora so distinguere tra l'amore e la semplice ansia dovuta al non voler fare errori grossolani.Un mio ritardo gli avrebbe dato l'idea che voglio fare la preziosa,cioè che ci starei a prescindere:sarebbe stato un grave errore.Evitare qualsiasi segnale e qualsiasi apparenza di segnale,sbagliati gli uni,sbagliatissimi gli altri.Qui si parla in italiano,non per “segnali”,anche se i segnali possono aiutare i timidi.Dimmi quello che hai da dire senza troppi fronzoli e senza sottintesi.Prenditi il tempo che ti serve,senza strafare,senza correre,senza improvvisare,senza vuotare il forno di pandora di tutte le tue bizzarrie.

Avanti velocissimo: stamattina,quando mi sono svegliata,con l'impressione di aver passato una notte agitata a rigirarmi nel letto e a sognare le cose più strane,come l'essere di nuovo a scuola avendo dimenticato i compiti a casa,come l'aver rivisto persone che non vedevo più da una vita(ma non ricordo chi fossero),come l'aver fatto tardi per prendere in negozio non ricordo più che cosa...Dopo un pò,mentre mi alzavo,ripensavo-con la voce imperiosa di quand'ero bambina-“Sono fidanzata”.Ci mancava la corona in testa e il trono: ecco,ho il mio nuovo status, dopo tanto tempo che ho mandato via l'ultimo ex.Ah,già,l'ex.Esatto,quello lì che faceva tutto il filosofettino complicatino,chissà se questo qui farà uguale.Quello che cercava scuse,chissà se questo sarà lo stesso.Chissà...intanto,beh,sono “fidanzata”:avanti con la colazione,che oggi è lunedì e farà un caldo terribile e devo essere nel pieno delle mie forze.Tanto,scommetto che appena accendo il cellulare troverò messaggini e chiamate,e mi chiamerà subito.

Correzione:un solo messaggino di buonanotte e una chiamata poco prima delle otto.Lo sapeva che solo a quell'ora non sarebbe stato di disturbo.Mi dice che non vedeva l'ora di risentirmi.Mi dice (ci avrei scommesso)che avrebbe voluto rivedermi quanto prima:stasera? oggi pomeriggio? a pranzo? stamattina? adesso? Ma dai.........stasera va bene,ma non prenderlo per un sì perchè ancora non te lo posso confermare.Sennò ci ritroviamo su msn,anzi, su skype perchè msn non va più bene la video.

Avanti veloce:mi ha chiamato alle 13 con una scusa e per chiedermi conferma.Non so,non confermo,ho da fare(cioè:non farmi essere scortese già il primo giorno,cioè:stai già diventando invadente il primogiorno?).

Avanti veloce: primo pomeriggio, sto scrivendo sul blog queste poche note. Lui non lo sa che ho un blog.Non lo sa che l'ho aperto perchè in chat mi chiedevano tutti: “fid?” “6 fid?” “sei fid?” Ora sì, sono fid-anzata. Ho tutto il tempo che voglio per capire se lui mi piace e se ci posso vivere insieme.Le storiette in cui si prevede anche soltanto la possibilità che ci sia un termine,non sono storie d'amore,ma scemenze gigantesche che nel momento in cui finiscono ti lasciano ferite dolorose e fastidiose e a volte inguaribili.Anche solo ipotizzare di separarsi per qualcosa di diverso dalla morte,significa che non è amore ma che è infatuazione.

Sì,sono cresciuta.La ragazzina furiosa di una volta è diventata una donna,non nel senso sessuale,visto che già da ragazzina avevo le mie cose e quindi già ero totalmente donna in quel senso(la differenza tra donne e ragazzine è che le ragazzine sono tali quando non sono ancora in grado di avere figli:il resto sono solo considerazioni sociali oppure pornografia).La donna dello scorso fidanzamento è diventata una donna adulta,capace di amare col cuore ma anche con la testa,capace di non cadere nel tranello dell'infatuazione,nemmeno quando sono stanca o arrabbiata o disperata o soltanto annoiata.

Qui sul blog sto parlando poco di lui e molto di me.Lui lo devo ancora capire,ci vorrà tempo.Una cosa sono assolutamente sicura:sono pronta a perderlo e sono pronta a mandarlo via brutalmente,come feci con l'ex.In ogni momento,sarò sempre pronta.Fino al giorno del matrimonio,che verrà solo qualora tutti e due saremo assolutamente sicuri di voler vivere tutta la vita insieme,senza cambiamenti,senza reticenze,senza riserve mentali,senza trucchetti segreti,senza furberie conservate per decenni,senza astuzie....senza-senza-senza riserve mentali.

E così finisce la seconda pagina di blog sull'argomento “6fid? sonofid,sì”.Divertente.Sarà ancora più divertente farglirileggere un giorno(eventuale,e molto lontano,decisamente lontano)queste paginette.Forse,più che divertente,sarà drammatico,perchè forse avrò bisogno di fargliele leggere solo per giustificare la mia sincerità a cui lui eventualmente potrebbe aver smesso di credere.Ma sì.Allora mi fa bene scrivere.Mi scarica i nervi e mi aiuta a rimettere a posto le idee.E mi fa pensare che un giorno potrebbe tornare utile per fargli capire che sì,fin dal primo giorno ero stata sospettosa ma sincera,ero stata coi piedi per terra ma senza essere freddamente razionale,ero stata precisa ma onesta.Chissà.

Poi prenderò nota di tutti i regalini che mi farà,per vedere a fine anno come è andata scemando la sua generosità.Se le prime dieci volte che esci si presenta con dieci regali,e le seconde dieci volte i regali diventano sette,e le terze diventano cinque,e poi si comincia a uscire senza regalini....beh,questo è proprio il grafico matematico dell'infatuazione,cioè di quel passo falso che è erroneamente confuso con l'amore.

Nessun commento:

Posta un commento